Anche Gmail si rifà il look: perché fare rebranding è fondamentale

Anche Gmail si rifà il look: perché fare rebranding è fondamentale

Avrai notato, nelle ultime settimane, che Gmail si presenta con una veste grafica rinnovata, con un aspetto più colorato, vivace e fresco.

L’impatto grafico dell’app più utilizzata al mondo si inserisce in un processo più ampio di rebranding di Google e che comprende anche Meet, Calendar e Documenti.

Il brand più popolare dell’universo non è immune dal restyling e dal rinnovamento: se hai un account Gmail ti sarai subito accorto, durante il caricamento della posta, che il logo si presenta come una grande M, colorata di blu, rosso e giallo, le cromie di Google.

A monte di tale cambiamento risiede la necessità, che coinvolge i brand che sono presenti sul mercato da diversi anni, di rinnovamento e, in generale, di un cambio di pelle e, a volte, di parziale identità.

Il rebranding: cos'è e perché è importante
Conoscere il rebranding nel panorama attuale

Il rebranding effettuato da un’azienda è un cambiamento, anche parziale, della sua immagine verso l’esterno; considerato in senso più ampio, il rebranding è legato anche a un’espansione dei propri obiettivi e/o al lancio di strategie e di nuovi prodotti.

Il refresh del marchio fa parte di un processo connesso all’identità di un brand aziendale, soprattutto quando questo esiste da diversi anni; numerosi studi in materia hanno evidenziato che risulta necessario, durante il percorso di vita di un’azienda, adattarsi ai cambiamenti in corso. Questo significa cambiare tone of voice, apportare cambiamenti al logo e rivolgersi a un segmento di utilizzatori differente, più ampio e, a volte, più mirato.

Nel caso di Gmail, il rebranding di Gmail ha avuto luogo, per il pubblico italiano, nel mese di ottobre; durante questo periodo, infatti, tutti gli utenti hanno potuto usufruire di ambienti di lavoro aggiornati e modernizzati, sia per quanto riguarda le performance che dal punto di vista grafico.

Uno dei principali obiettivi del rebranding di un’azienda è quello di incrementarne la visibilità, migliorarne la percezione da parte degli utilizzatori e promuovere l’entrata sul mercato di nuove funzionalità.

Gmail e rebranding: le mosse di Big G
Workspace e aggiornamenti dei tools di Google

Se utilizzi Gmail quotidianamente, da almeno uno o due anni, ti sarai reso conto del progressivo cambiamento dei loghi di GSuite. Tanto per essere chiari, GSuite è una dashboard di Gmail e che include una serie di software per ambienti di lavoro e studio, pensati in ottica Cloud.

Il concetto chiave di collaborazione, che risiede alla base della progettazione di GSuite di Google, consente di creare, modificare file e condividerli con colleghi o compagni di studio; gestire una pluralità di utenti con la sicurezza di un’archiviazione sicura di dati sensibili e, allo stesso tempo, di poterli condividere con i soggetti autorizzati.

Dal calendario alla videoconferenza, passando per lo sharing di file e cartelle, senza scordare la casella di posta elettronica a disposizione di privati e aziende, GSuite e Gmail sono stati al centro di una profonda evoluzione dei prodotti a essi legati.

In particolare, i loghi di GSuite sono stati riprogettati rispetto alle versioni originali, pur mantenendo i colori del brand Google, riconosciuti e apprezzati dagli utenti a livello internazionale.

Il simbolo della posta passa dalla bustina con i bordi rossi alla M stilizzata e colorata, uniformata nel design ai loghi, alcuni rinnovati, del calendario, di Google Drive (che è rimasto praticamente uguale) e Meet.

Alcuni utenti hanno apprezzato il rinnovamento, nel senso che hanno considerato la sostanziale uniformità nei loghi simbolo di maggior ordine mentale e un incentivo a lavorare meglio. Altri, invece, hanno espresso la loro disapprovazione, dando vita a veri e propri gruppi di condivisione di opinioni riguardo al cambio di look della dashboard di Gmail.

Il fatto è che il rebranding di Gmail avviene in un’ottica di refresh del brand e di ulteriore espansione, per quel che attiene al pubblico di utenti che utilizzano la piattaforma. Basti pensare alla didattica a distanza, che ha subito un notevole incremento negli ultimi mesi, così come le videoconferenze, non solo in ambito professionale, ma anche accademico.

In quest’ottica, il rebranding di Gmail va interpretato come un sostanziale rinnovamento, per comunicare agli utenti di tutto il mondo che, anche dopo molti anni di attività e in un momento delicato come questo, il brand è non solo presente, ma più vitale che mai e, se possibile, anche di grande supporto.

Considerare uno dei pilastri contemporanei come parte integrante della vita quotidiana, anche ora che le priorità sono cambiate e che nulla sembra scontato, aiuta le persone di tutte le età a ritrovare l’equilibrio personale e lavorativo. Poter comunicare con Meet, condividere file e portare a termine con successo una riunione aziendale, con lo sharing di informazioni e osservazioni, rimane uno dei grandi successi di Gmail: ecco perché fare rebranding è fondamentale.

Il significato del rebranding nel mercato attuale
Perché consolidare i clienti e rivolgersi anche a nuovi target

La crisi del mercato globale e, ultimamente, la pandemia, hanno messo a dura prova le certezze di tutti: in periodi bui come questo, soprattutto per il commercio e le attività customer oriented, un solido appiglio e punto di riferimento è sempre la carta vincente.

Quando la percezione del mondo esterno diventa difficile e ricca di incognite, è naturale e fisiologico rivolgersi verso quei brand che ispirano fiducia, che sono conosciuti e la cui professionalità è stata testata nel tempo.

Con ogni probabilità, scegliendo un ristorante o uno store online ti orienterai verso quelli di tua fiducia e da cui ti servi piuttosto spesso; allo stesso tempo, tuttavia, hai bisogno di periodiche novità e stimoli ricorrenti, che ti potrebbero spingere a provare nuovi prodotti e, in una parola, nuovi brand.

In quest’ottica, le aziende che sanno rinnovarsi costantemente, pur mantenendo la loro storica identità, risultano resistenti agli anni e ai virus, alle crisi cicliche e agli scossoni dell’economia.

Questo non significa che il rebranding renda le aziende immuni da difficoltà e criticità interne ed esterne, ma è ritenuto un valido antidoto nei confronti dell’eccessivo inquadramento di un brand nella nicchia di origine, con un rinnovamento simbolo di vitalità e miglioramento continuo.

Festeggiare l’anniversario dell’attività, ad esempio, risulta un’ottima occasione per dare una rinfrescata al logo, affinché questo risulti più accattivante per i nuovi clienti e, allo stesso tempo, mantenga fidelizzati quelli acquisiti.

Esempi di rebranding recenti riguardano il marchio MasterCard, quello Ikea e TripAdvisor, solo per nominare i più famosi oltre a Gmail. Non tutti gli utenti se ne accorgono subito, e spesso si dividono tra chi apprezza e chi preferiva il design precedente; in ogni caso, il rebranding sta a significare che il brand è vitale, esiste, si rinnova e può essere considerato leader nel settore di riferimento.

Per vedere alcuni esempi di rebranding e nuovi brand creati che abbiamo effettuato in questi anni, ecco alcuni esempi qui sotto:
> Rebranding logo Sicurpalhttps://www.kfadv.it/progetti/rebranding-sicurpal/
> Rebranding logo Enolitechhttps://www.kfadv.it/progetti/rebranding-website-campagna-adv-enolitech/
> nuovo brand Mech&Humanhttps://www.kfadv.it/progetti/nuovo-brand-impianti-dentali-mechhuman/
> nuovo brand Altacrunahttps://www.kfadv.it/progetti/fashion-branding-nuovo-brand-altacruna/
> nuovo brand Jolìhttps://www.kfadv.it/progetti/joli-cosmetica-identity/

Se pensi che il tuo brand possa essere protagonista di un rinnovamento, chiamaci: siamo a portata di telefono.